mercoledì 20 ottobre 2010

Mineral House by Atelier Tekuto

Come suggerisce il nome, la Mineral House, progettata dall'Atelier Tekuto, è una vera e propria gemma. Una pietra preziosa che con grande carattere e tanta eleganza si incastona nel tessuto urbano di Nakano, quartiere residenziale di Tokio.







Sebbene ridotta nelle dimensioni, solo 45mq, l'abitazione si esprime in un volume molto complesso che nasce da un attento processo di sottrazione della materia guidato, da una parte dall'idea di "minerale", e dall'altra dal concetto di "riverbero". Il risultato è un poliedro irregolare composto da piani inclinati sempre diversi che rendono ogni punto di vista verso l'edificio unico.





All'interno l'attenta ricerca delle forme e della luce fa si che la percezione spaziale sia molto dilatata rispetto le dimensioni reali, e che ogni spazio sia modellato ad hoc da superfici che creano volumi concavi e covessi.
Camminando all'interno dell'edificio si vive un vero e proprio viaggio sensoriale.



martedì 14 settembre 2010

venerdì 10 settembre 2010

Mysqueeze by Alessi

Dopo Juicy Salif un nuovo originalissimo spremiagrumi entra a far parte della collezione di Alessi: Mysqueese.


 Disegnato dal giovane designer tedesco Roland Kreiter, si aggiudica il primo premio al concorso Pure Creativity 2009 indetto da Mydeco, giudice d'eccezione Philippe Stark.

High Line - New York

La rapida evoluzione delle città puo' lasciare numerose vittime sparse all'interno del suolo urbano, manufatti che perso il proprio ruolo divengono inutili e venendo abbandonati sono destinati a rapido degrado.
E' quello che è accaduto anche alla linea ferroviaria sopraelevata che partiva dal Meatpacking District per arrivare alla West 34th Street. Usata fino agli anni ottanta, e poi abbandonata a causa dello spostamento dei flussi merce, stava inesorabilmente avviandosi verso l'oblio, addirittura se ne è ipotizzato l'abbattimento, ma grazie all'impegno di un cittadino appassionato di ferrovie di nome Peter Oblez viene iniziata una campagna per la difesa del viadotto. Nasce un comitato spontaneo, il "Friends of the High Line", diretto da Joshua David e Robert Hammond che ottiene attenzione da parte del sindaco tanto da portarlo a indire un concorso internazionale di idee per il recupero della linea.
La ferrovia come si presentava

Ad aggiudicarsi il primo premio sono il paesaggista James Corner della Field Operations, e gli architetti della Diller Scofidio+Renfro.
La loro proposta è di riconvertire la ferrovia in parco lineare esplicitando cosi' fino all'estremo, ma in maniera controllata, un processo di per sè già in atto di rinaturalizzazione.


Partendo dalla biodiversità già presente sviluppano un paesaggio complesso, fatto di ambienti differenti: soleggiati, umidi, secchi, ombrosi, ventilati...


Seguendo un nuovo concetto definito "agritettura" (acronimo di agricoltura+architettura) il team suddivide la superficie in zone verdi (morbide) e zone pavimentate (dure) combinate in percentuali diverse man mano che si percorre il viadotto creando situazioni sempre nuove che accolgono all'occasione arredi studiati ad hoc.


La struttura è realizzata in lastre di cemento affiancate le une alle altre in modo tale da lasciare degli interstizi dove la vegetazione possa crescere spontanea.
I vecchi binari sono stati mantenuti e fanno parte integrante del disegno complessivo.


Il progeto ha riscosso grande approvazione da parte della cittadinanza che ne è divenuta abituale frequentatrice per le attività piu' disparate. 

venerdì 3 settembre 2010

Centro Abierto de Actividades Ciudadanas by Paredespino Studio

Un bosco urbano tutto colorato...cosi' si configura la nuova piazza multifunzionale pensata da Paredespino Studio a Cordoba.

 Uno spazio aperto, ma coperto (quindi sempre utilizzabile anche in caso di maltempo), grazie ad elementi prefabbricati ombrelliformi di diverse altezze e diametro.
Posta in prossimità della stazione ferroviaria la piazza si trova nella posizione ideale per divenire nuovo polo attrattivo, cosi' sarà utilizzata due giorni a settimana per il mercato e in mancanza di quest'ultimo rimarrà a disposizione per altri possibili eventi e comunque sempre per momenti di quotidiano ritrovo per la comunità.


Le creazioni di Kyle Bunting

La ricerca di Kyle Bunting sviluppa le potenzialità della pelle a pelo raso come materiale per la creazione di arredi, complementi, tappezzerie, quadri.


I risultati, mai scontati, e soprattutto mai ridondanti, considerando la complessità e la ricchezza del materiale di partenza, sono veramente intriganti e divertenti.



mercoledì 1 settembre 2010

House6 by Marcio Kogan

Per sviluppare House6 Marcio Kogan, architetto brasiliano, parte da una precisa volontà della committenza:avere uno spazio all'aperto da poter vivere quotidianamente capace di gestire ed organizzare le varie attività del nucleo famigliare.
La richiesta da lo spunto al progettista per recuperare un elemento della tradizione vernacolare brasiliana, la veranda, rivisitandolo in chiave contemporanea.
Nasce cosi' un'architettura organizzata da un vuoto, la veranda appunto, che diventa elemento fulcro intorno al quale ruotano tutti gli altri ambienti della casa in un continuo scambio tra esterno ed interno.
La veranda si genera dalla sovrapposizione di due volumi rettangolari posti perpendicolarmento l'uno all'altro.
Il primo volume, di carattere funzionale, ospita la cucina ed il soggiorno, mentre nel secondo è collocata la zona notte.

La veranda è situata proprio al di sotto di quest'ultimo ed è adibita a zona living, sala TV e cucina esterna. Aperta sul soggiorno è elemento filtro con la piscina ed il giardino.

Un terzo volume è collato alle spalle dei due principali ed ospita lo studio.

martedì 31 agosto 2010

Shade Club


Siamo nello scantinato di un complesso residenziale nel centro di Bucarest, tra le mura di un vecchio night club chiuso ormai da qualche anno e con una pessima reputazione.
Due giovani credono in un progetto; prendere in affitto il locale e farlo “risorgere dalle ceneri” trasformandolo in un eclettico club alla moda.
Per riuscire nell’intento si affidano alle idee di un gruppo di giovani architetti romeni, lo studio SquareONE.
Dati di partenza:da una parte l’immagine dark che il locale si è costruito negli anni, dall’altra l’immagine raffinata e stylish che i nuovi proprietari ambiscono ad attribuirgli.
La risposta dei progettisti, uno spazio sul quale aleggia un certo velo di  mistero, ma con una buona dose di elegante humor. Nasce cosi’ una sorta di moderna casa infestata da fantasmi, o meglio dal fantasma sempre presente di un piccolo cane, il cui profilo è intagliato sul lato del banco bar.

Le dimensioni ridotte e la densità degli elementi strutturali distribuiti all’interno dei tre ambienti che compongono il locale, hanno portato gli architetti ad una scelta progettuale molto originale, arredare con elementi bidimensionali, che all’occorrenza, come nel caso del banco del Classic Bar, vengono estrusi nello spazio.

Di ispirazione barocca la grafica e l’arredo, in total black & white, mutano aspetto colorandosi grazie alla luce diffusa di lampade RGB collocate lungo il perimetro delle stanze.

lunedì 23 agosto 2010

Giganti d'Islanda

Chi pensava esistessero solo nelle fiabe potrebbe presto ricredersi...i giganti stanno arrivando.
Alti 30 metri, con solidi corpi in acciaio, vetro e cemento i giganti buoni ideati da Jin Choi e Thomas Shine dello studio Choi+Shine del Massachusetts (USA), a grandi passi porteranno la luce tra i fiordi islandesi sostenendo i cavi elettrici con le loro forti braccia.
Il progetto chiamato "The Land of Giants" risponde alla richiesta della società Lansent di disegnare dei piloni della luce dal design innovativo pur senza allontanarsi dalle forme classiche così da poterne contere i costi di produzione.
Gli umanoidi della coppia americana nascono dalla volontà di offrire una moderna alternativa alle misteriose statue monolitiche dell'isola di Pasqua e con la loro maestosità essi diventano monumenti nel paesaggio.
Sono proposti in diverse posizioni, così da creare differenti effetti di movimento.
Il progetto ha vinto il primo premio agli Unbuilt Architecture Award rilasciato dalla prstigiosa Society of Architecture di Boston.

lunedì 16 agosto 2010

Longest Bench - Littlehampton

...essere la più lunga panca di tutta la Gran Bretagna (se non addirittura di tutto il mondo)...questa é l'ambizione di Longest Bench, progetto realizzato da Studio Weave ed inaugurato lo scorso giugno a Littlehampton.
L'idea si concretizza in un lungo elemento nastriforme, costituito da stecche di legno reciclato, che corre per tutto il lungomare della piccola cittadina del West Sussex.
Per tutto il suo sviluppo la panca non si interrompe mai, ma si modifica adattandosi all'ambiente che incontra: corre lungo i muretti, scivola dietro i bidoni dei rifiuti, crea spirali intorno ai pali della luce, si schiaccia a terra per consentire l'accesso alla promenade.
Lungo la sua corsa incontra due elementi box nei quali penetra e li attraversa rimbalzando a torcendosi con estrema libertà generando forme e spazi da  vivere.

sabato 14 agosto 2010

Paesaggi indoor by Smarin


Dinamismo e colore sono le caratteristiche che contraddistinguono la nuova collezione Nènuphares di Smarin. Sedute e pouf dalle linee morbide per comporre in infinite soluzioni paesaggi indoor divertenti, ma anche molto confortevoli.